Tra il 1470 e il 1477 Carlo Fortebracci, Conte di Montone, combatteva al servizio della Serenissima Repubblica di Venezia. Qui egli ricevette in dono una Spina della Corona del Cristo, che portò in dono a Montone e ne decretò la festa il Lunedì dell’Angelo. La leggenda narra che, quando Carlo Fortebracci inviò la santa spina a Montone, all’arrivo del primo drappello di soldati, le campane della città cominciassero a suonare da sole. Inoltre, secondo la tradizione, la Spina fioriva il Venerdì Santo emanando un dolcissimo profumo. I pellegrini erano così numerosi, che nei primi anni del ‘600, per motivi di ordine pubblico, fu ordinata una seconda ostensione, la penultima domenica di agosto di ogni anno. Dal 1798, quando la chiesa di S. Francesco fu incendiata, la Spina è custodita dalle suore del Convento di S. Agnese. Se ne festeggia l’ostensione il Lunedì dell’Angelo e la penultima domenica di Agosto in un clima intenso di religione e storia.
La manifestazione è un insieme di momenti storico-culturali che ha anche il patrocinio dell’Unesco dal 2007. Nella settimana dei festeggiamenti, ad agosto, i tre rioni di Montone (porta del Borgo, porta del Monte e porta del Verziere) riproducendo atmosfere medievali, si lanciano sfide, come il tiro con l’arco al fine di aggiudicarsi il Palio e la Castellana. Quest’ultima è una figura che rievoca Margherita Malatesta di Rimini, moglie del conte Carlo Fortebracci, la quale governava, in sua assenza, la città di Montone. Le prove danno diritto a punteggi che restano segreti fino alla penultima giornata, questo fa sì che la tensione salga al massimo per ognuno dei tre rioni rimane la possibilità di conquistare il palio e la Castellana. Grazie alla capacità e all’esperienza dei rionali vengono allestite le taverne, dove è possibile immergersi nell’atmosfera suggestiva e riscoprire gli antichi sapori e le tradizioni.
Periodo: Lunedì dell’Angelo e la penultima domenica di Agosto.