Citerna si trova in provincia di Perugia, nella Valtiberina Umbra ed è inserito tra i Borghi più belli d’Italia. Di origine etrusca, la città di Citerna fu una delle fortificazioni bizantine sorte tra il VI e il VII secolo contro i Longobardi di Arezzo dei quali divenne poi feudo. Contesa tra Guelfi e Ghibellini, passò dai Marchesi del Colle ai Tarlati da Pietramala, poi dai Malatesta allo StatoPontificio. Il periodo del massimo sviluppo urbano di Citerna fu nel Rinascimento.
Da visitare a Citerna è sicuramente il centro storico, racchuso all’interno della cinta muraria, realizzata tra il XIII e il XIV secolo. I camminamenti medievali, lungo il perimetro delle mura, mantengono ancora la storia della città con aperture a tutto arco perfettamente conservate. Dal corso principale si giunge presso Casa Prosperi -Vitelli, interessante per la ricchezza degli arredi e al cui interno si trova il camino degli Innamorati, risalente del XVI secolo. Vicino a Porta Romana possiamo trovare il Monastero di Santa Elisabetta, al cui interno è conservata una Vesperbild, un’iconografia tedesca che raffigura una Pietà risalente al XIV secolo. La Rocca rappresenta la parte più antica del castello, di origine Longobarda fu ricostruita nel XIV secolo ed era la residenza dei signori del luogo. Dai ruderi della rocca si può godere di un paesaggio dove lo sguardo giunge dalla Verna al Subasio, dal Catria ai monti di Gubbio. Nella piazza principale Scipione Scipioni si trova la Torre civica, costituita da un orologio a incastri meccanici in legno. Da visitare, anche la Chiesa di San Francesco, risalente ai primi decenni del Cinquecento, è una chiesa-museo che conserva al sui interno prestigiose opere d’arte, come dipinti di Simone Ciburri, un affresco di Luca Signorelli e della sua scuola, una deposizione del Pomarancio, alcuni dipinti di Raffaellino del Colle e una collezione di paramenti sacri finemente lavorati in seta e oro. Sopra il coro si trova la Madonna con Bambino in terracotta policroma, recentemente attribuita a Donatello giovane, e risalente al 1415. Anche la Chiesa di San Michele Arcangelo, edificata intorno al 1680, conserva una Madonna con Bambino della scuola di Giovanni della Robbia e una Crocifissione su tavola, risalente al 1570 con un altare ligneo del Pomarancio.
Lungo la strada principale del paese troviamo la zona edificata nel ‘200, sotto la quale si trovano le cisterne, da cui prende nome la località, ovvero dei recipienti costruiti sotto terra, per il recupero delle acque piovane. La più grande, con una capienza di 450 metri cubi, è visibile negli Ammassi dell’ex convento.